
Il lancio Ufficiale della nostra rubrica Pillole di Condominio, dedicata a chi in condominio ci vive.
Oggi, alcune considerazioni sulle modalità di convocazione dell’assemblea.
Spesso, i nostri condomini ci chiedono il motivo per cui inviamo la convocazione esclusivamente per raccomandata o posta elettronica certificata.
Il Codice Civile, a seguito della riforma della Legge 220/2012, ha identificato specifici strumenti per la convocazione dell’assemblea, vale a dire la raccomandata, la posta elettronica certificata, il fax e la consegna a mano.
La consegna a mano sarebbe assolutamente anti economica, se dovessimo farci pagare il tempo impiegato per andare a prendere le firme di tutti ogni volta che dobbiamo mandare una convocazione.
Il fax è uno strumento che non hanno in molti. Ormai non lo usa quasi più nessuno!
La posta elettronica certificata potrebbe essere il mezzo più comodo (aggiornamento 2020: oggi chi ce l’ha riceve su quella), ma, al momento, il mezzo che più utilizzato è la lettera raccomandata.
Ovviamente, il rispetto della norma di legge è il primo motivo per cui viene viene utilizzato questo tipo di invio, ma non è l’unico. Ce n’è un altro, più profondo: la tutela del condominio.
Tutte le delibere che l’assemblea ha adottato senza che ci fosse una convocazione eseguita a norma di legge sono considerate annullabili entro 30 giorni dall’assemblea per i presenti, o dal ricevimento del verbale per gli assenti. Gli stessi hanno la possibilità, se ne ravvedono motivo, di impugnare la delibera e coinvolgere il condominio in un procedimento legale, nella peggiore delle ipotesi, mentre nella migliore delle ipotesi vi è una richiesta di rifacimento assemblea.
In entrambi i casi, vi saranno spese aggiuntive per il condominio che potevano essere evitate.
Quindi, la prossima volta che riceverai dal tuo amministratore la raccomandata con la convocazione (aggiornamento 2020: non la semplice email che non sarebbe valida, così come il posizionamento in casetta), sappi che lo scopo sarà quello di tutelare te ed il condominio in cui vivi.